Homofobicus

 


Marco Rubiola e Oliviero Toscani
HOMOFOBICUS
88-7953-166-2 − pagg. 156 − € 14,00


«Una mattina si son svegliati e hanno trovato i cartelloni. Vergogna, figata, buuuuuu, medioevo. Forse è il contrario: una mattina hanno trovato i cartelloni e si sono svegliati. E allora via. Senso civico a mille, uomini e donne, etero e gay, destra e sinistra, genitori e figli, vincitori e vinti, tutti si sono presi la briga, e di certo il gusto, di dire la propria. Questo è il potere delle immagini, che ci invadono, ci circondano, ci osservano e qualche volta, per fortuna, ci scioccano. E questo è il potere delle e-mail, che sfrecciano e per direttissima sentenziano opinioni nude e crude, così come vengono davanti allo specchio, o al monitor, senza la complicazione di dover guardare in faccia l’interlocutore. Fatto sta che si snocciola un’orda infinita e variegata di interrogativi e soprattutto di esclamativi. Le squadre sono subito fatte: chi grida allo scandalo e invoca la censura, chi sente aria di censura e grida allo scandalo. In quella palpata c’è in gioco il futuro. E da qualunque parte lo si prenda, il futuro fa paura. Fanno paura gli uomini che si toccano, fa paura che sorridano, fa paura che i bambini vedano, che chiedano, che le minoranze spingano, che le maggioranze schiaccino, che le famiglie si allarghino, che i sentimenti esplodano, che le aziende ci guadagnino, e fa paura che qualcuno decida quali immagini fanno paura. Homofobicus in fondo è una raccolta di paure. Giusto per la cronaca, sono arrivate circa 600 e-mail, quasi la metà di indignazione e protesta. Abbiamo scelto alcuni stralci, i passaggi più coloriti e significativi per raccontare questa storia di sesso, paura, progresso e censura, che poi è la storia dell’uomo. L’homo abilis sapeva costruire strumenti di pietra e aveva paura del fuoco. L’homo erectus sapeva camminare e aveva paura dei mammut. L’homo sapiens aveva imparato a pensare e aveva paura della morte. L’homo fobicus sa scrivere le e-mail e ha paura dell’uomo».

MARCO RUBIOLA