Nuove pagine anticlericali

 

Ernesto Rossi
NUOVE PAGINE ANTICLERICALI
88-7953-107-7 − pagg. 524 − € 20,00

 

Le celebri Pagine anticlericali (dedicate al pontificato di Pio XII, ai Patti lateranensi, ai privilegi fiscali accordati alle finanze del Vaticano, all’ingerenza confessionale nella scuola pubblica, all’influenza elettorale del clero, agli opportunismi delle Sinistre verso la Santa sede, ecc.), sono qui riproposte e integrate con nuovi scritti che Rossi dedicò al tema dei rapporti Stato-Chiesa. Rapporti che «attraverso la Democrazia cristiana hanno ridotto il nostro Paese a una repubblica papalina». Prefazione di Alessandro Galante Garrone.

 

ERNESTO ROSSI (Caserta 1897, Roma 1967) fu tra gli animatori della prima opposizione al fascismo e uno dei capi di “Giustizia e libertà”. Nel 1930 venne arrestato, e il Tribunale speciale lo condannò a vent’anni di carcere. Detenuto a Regina Coeli per nove anni, nel 1939 venne mandato al confino nell’isola di Ventotene, dove elaborò, con Altiero Spinelli, il manifesto del Movimento federalista europeo. Liberato nel ’43, si trasferì in Svizzera. Nel 1945 tornò in Italia e partecipò all’esecutivo del Partito d’azione. Dopo la Liberazione fu sottosegretario alla Ricostruzione nel governo Parri. Nel 1956 fu tra i fondatori del Partito radicale. Dalle pagine de “Il Mondo” e “L’Astrolabio” condusse una strenua battaglia contro i monopoli industriali, la corruzione amministrativa e le ingerenze clericali nello Stato. Economista e storico, scrittore e polemista, pubblicò numerose opere, fra le quali: Settimo: non rubare (1951), I padroni del vapore (1954), Il manganello e l’aspersorio (1958), Il Sillabo e dopo (1965), Nuove pagine anticlericali (1966), tutte ripubblicate da Kaos edizioni, insieme alla raccolta di scritti e testimonianze Ernesto Rossi. Un democratico ribelle (a cura di Giuseppe Armani).