Rapporto sul caso Moro


Sergio Flamigni
RAPPORTO SUL CASO MORO
ISBN 978-88-7953-336-2
252 pagine – € 18,00


Prima parte. Il contributo di Sergio Flamigni ai lavori della II Commissione parlamentare d’inchiesta sul delitto Moro (relazione, audizione, e risposte ai quesiti di alcuni commissari), contributo basato su un lavoro di ricerca e approfondimento durato quarant’anni.
Seconda parte. Flamigni ricostruisce la presenza e l’operato di Steve Pieczenik, l’esperto americano mandato dal Dipartimento di stato Usa a fiancheggiare il ministro dell’Interno Francesco Cossiga alle prese con l’emergenza del sequestro Moro. La presenza a Roma di Pieczenik fu una operazione di guerra psicologica, di matrice atlantica, con tre obiettivi: garantire l’uccisione dell’ostaggio; recuperare le registrazioni degli interrogatori e gli scritti morotei; ottenere il silenzio dei terroristi. A conferma dei tratti golpistici della strage di via Fani e del movente politico anticomunista del delitto Moro.
Terza parte. Flamigni raccoglie il testo della requisitoria firmata l’11 novembre 2014 dal procuratore generale della Corte d’appello di Roma Luigi Ciampoli. Un documento giudiziario che nega alla radice la “verità di Stato” sulla strage di via Fani basata sulle menzogne raccontate dai terroristi, e che chiede di procedere nei riguardi di Steve Pieczenik per il reato di concorso nell’uccisione di Aldo Moro.

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SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul caso Moro, sulla Loggia P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003) e di numerosi altri libri-inchiesta, fra i quali Patto di omertà (2015), Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016), La sfinge delle Brigate rosse (nuova edizione 2018), Il quarto uomo del delitto Moro (2018), Delitto Moro: la grande menzogna (2019), tutti pubblicati da Kaos edizioni.

Delitto Moro: la grande menzogna


Sergio Flamigni
DELITTO MORO: LA GRANDE MENZOGNA
ISBN 978-88-7953-330-0
430 pagine – € 23,00


La grande menzogna di Stato sul delitto Moro, confezionata alla fine degli anni Ottanta dal brigatista dissociato Valerio Morucci (con la collaborazione del Sisde e della Dc cossighiana), trovò il definitivo avallo nel 1994 con la pubblicazione del libro-intervista dell’ex capo terrorista Mario Moretti Brigate rosse. Una storia italiana, curato dalle giornaliste Carla Mosca e Rossana Rossanda. Una operazione politico-editoriale, quella del libro-intervista, concepita anche per dipingere Moretti come intrepido rivoluzionario dell’ultrasinistra, collocando le sue sanguinarie Br in un ipotetico “album di famiglia” del comunismo italiano.
In questo libro Sergio Flamigni ricostruisce come il quotidiano “il manifesto” (cofondato e codiretto da Rossana Rossanda) raccontò le «cosiddette Brigate rosse», definite “brigate nere” eterodirette, e la lotta armata fino al delitto Moro. Quindi trascrive e commenta le registrazioni foniche (quelle parziali sequestrate dalla magistratura) dei colloqui di Moretti con Mosca e Rossanda nel carcere di Opera del luglio-agosto 1993. E infine riepiloga il vero “album di famiglia” delle Br: una sarabanda di spioni, infiltrati, delatori, provocatori, pentiti e ambiguità di ogni genere.
Come tutti i precedenti lavori di Flamigni sul tema, anche questo libro ha la sola finalità di dimostrare che la versione morucciana-morettiana del sequestro Moro è una colossale menzogna di Stato (infatti assurdamente avallata da certa magistratura). Così come è una grande mistificazione la pretesa “limpidezza rivoluzionaria e comunista” delle Br e di torbidissimi terroristi come Mario Moretti e Giovanni Senzani.

SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul caso Moro, sulla Loggia P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003) e di numerosi altri libri-inchiesta, fra i quali Patto di omertà (2015), Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016), La sfinge delle Brigate rosse (nuova edizione 2018), Il quarto uomo del delitto Moro (2018), tutti pubblicati da Kaos edizioni.


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ERRATA CORRIGE

A pag. 324 di Delitto Moro: la grande menzogna una erronea sintesi redazionale, in fase di revisione del testo, ha determinato la frase: «Il colonnello del carabinieri Antonio Cornacchia, affiliato alla P2 come i generali Romolo e Carlo Alberto Dalla Chiesa e Giovanbattista Palumbo».
Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa aveva inoltrato il modulo di iscrizione alla Loggia segreta nell’ottobre 1976 (come confermerà di persona alla Commissione parlamentare d’inchiesta P2 il 22 luglio 1982, a suo dire per ragioni di servizio), ma non era seguita la cerimonia di affiliazione. Circostanza del resto già riportata da Sergio Flamigni, negli esatti termini, in alcune sue precedenti pubblicazioni (Dossier P2, Trame atlantiche, Le Idi di marzo, La Sfinge delle Br).
Nello scusarci per l’imprecisione redazionale, alla prima ristampa o nuova edizione provvederemo alla necessaria rettifica.
KAOS EDIZIONI

Sotto: la richiesta di affiliazione alla P2 compilata dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nell’ottobre 1976.

Il quarto uomo del delitto Moro

 

 


Sergio Flamigni
IL QUARTO UOMO DEL DELITTO MORO
978-88-7953-321-8 − pagg. 350 − € 20,00


Nell’estate del 1993 l’ex capo brigatista Mario Moretti, nel ruolo di interessato delatore, permette alla Digos di individuare in Germano Maccari il terrorista che, con lo pseudonimo di “Luigi Altobelli”, sarebbe stato il quarto carceriere di Aldo Moro nel fantomatico covo-prigione di via Montalcini 8 durante i 55 giorni del sequestro. Inoltre, a detta del trio Moretti-Adriana Faranda-Valerio Morucci, Maccari avrebbe collaborato all’uccisione del prigioniero, e avrebbe poi partecipato al grottesco trasporto del cadavere di Moro da via Montalcini fino in via Caetani la mattina del 9 maggio 1978.

La vicenda che ha avuto come protagonista Germano Maccari – qui ricostruita anche attraverso la documentazione giudiziaria e gli interrogatori – è un compendio delle ambiguità, delle menzogne, delle omertà, del criminale cinismo e delle “verità indicibili” che hanno caratterizzato le sanguinarie Br morettiane e che hanno scandito la strage di via Fani e il delitto Moro. Ed è una vicenda che conferma vieppiù inverosimile la versione brigatista (assurdamente avallata dalla magistratura) sulla prigionia e l’uccisione del presidente della Dc. Versione peraltro smentita anche dalle risultanze della II Commissione parlamentare Moro.

 

SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul caso Moro, sulla P2 e Antimafia. Ha scritto: La tela del ragno (1988 e 2003), Trame atlantiche. Storia della Loggia P2 (1996); «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); I fantasmi del passato (2001); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016).

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La sfinge delle Brigate rosse

 

 


Sergio Flamigni
LA SFINGE DELLE BRIGATE ROSSE
978-88-7953-318-8 − pagg. 360 − € 20,00


La torbida biografia di Mario Moretti, il terrorista che come capo delle Br è stato l’efferato strumento per mutare il corso politico della storia italiana.

• Studente filofascista al “Montani” di Fermo, mantenuto agli studi dai marchesi Casati Stampa • In via Gallarate 131 (Milano), centrale operativa del provocatore anticomunista Luigi Cavallo sodale di Edgardo Sogno • Sindacalista cislino dei “colletti bianchi” alla Sit-Siemens, contro la Cgil e contro il Pci • Esame di Dottrina e morale all’università Cattolica, docente don Luigi Giussani • Trasloco in via delle Ande: vicino di casa del capo dell’Ufficio politico della Questura milanese Antonino Allegra, e dell’ex comunista Roberto Dotti (braccio destro di Edgardo Sogno) • L’entrata nelle Br come militarista-rapinatore • Al vertice delle Br, dopo l’arresto dei fondatori, sospettato di essere un infiltrato • Una lunga latitanza “protetta” come capo-padrone delle Br, scandita da decine di delitti • In via Gradoli 96 all’ombra dei Servizi • La strage di via Fani, la gestione del sequestro Moro, l’omicidio e la “censura” degli scritti morotei • L’improvviso arresto come un ladro di polli, e l’accoltellamento-avvertimento in carcere • Né pentito, né dissociato, né irriducibile, con 6 condanne all’ergastolo • Silenzi e minacce, versioni di comodo concertate coi Servizi, trattative e ricatti con settori della Dc, permessi premio e semilibertà.

«Giudichi il lettore la figura del capo brigatista Mario Moretti ricostruita il questo libro anche attraverso documenti che non temono smentite. Dica il lettore se si tratta di “dietrologia”, o se la vera storia delle Br morettiane, e del delitto Moro, sia in gran parte – come io penso – ancora da scrivere» (S.F.)

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SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul caso Moro, sulla P2 e Antimafia. Ha scritto: La tela del ragno (1988 e 2003), Trame atlantiche. Storia della Loggia P2 (1996); «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); I fantasmi del passato (2001); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016).

Il covo di stato e la prigione fantasma

Layout 1

 

 


Sergio Flamigni
IL COVO DI STATO E LA PRIGIONE FANTASMA
978-88-7953-293-8 − pagg. 402 − € 23,00


Nuova edizione di due controinchieste (Il covo di Stato e La prigione fantasma) su due aspetti cruciali del delitto Moro: la base romana delle Br collocata in via Gradoli, e le menzogne degli ex terroristi sulla detenzione e l’uccisione del prigioniero in via Montalcini. Il capo brigatista Mario Moretti collocò la base romana delle Brigate rosse in via Gradoli, una strada senza uscita che già ospitava numerose entità e apparati, e in un edificio al numero civico 96 zeppo di appartamenti gestiti da fiduciari del servizio segreto del Viminale. In queste pagine ci sono le prove documentali che la base Br di via Gradoli – a poca distanza dall’abitazione di Aldo Moro e da via Fani – era in pratica un covo di Stato. Secondo la versione dei fatti raccontata dagli ex terroristi e avallata da alcuni magistrati, Moro sarebbe stato tenuto prigioniero per tutta la durante del sequestro, e infine ucciso, nel covo Br di via Montalcini 8 (Roma). Ma in queste pagine, attraverso documenti e testimonianze, si dimostra che quella di via Montalcini non fu affatto la prigione del presidente della Dc, né il luogo della sua uccisione. La base romana delle Br collocata proprio in via Gradoli, rivela le torbide ambiguità del capo terrorista Mario Moretti, adombrando le connivenze che hanno propiziato la strage di via Fani. E la versione brigatista di Moro prigioniero e ucciso in via Montalcini è l’estrema menzogna finalizzata a occultare il vero scenario del delitto che ha cambiato il corso della storia italiana.

 

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SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); tutti pubblicati da Kaos edizioni.

Patto di omertà

 

 


Sergio Flamigni
PATTO DI OMERTÀ
978-88-7953-274-7 − pagg. 308 − € 18,00


Secondo la vulgata ufficiale, sulla strage di via Fani e sul sequestro e l’uccisione di Aldo Moro si sa tutto ed è tutto chiaro (e chi lo nega è un dietrologo complottista). Questa vulgata ufficiale si basa sul “memoriale Morucci”, documento scritto dall’ex brigatista Valerio Morucci nel doppio ruolo di dissociato (per la ma­gistratura) e di semi-pentito (per la Democrazia cristiana).
Confezionato in carcere dall’ex terrorista con la collabora­zione del giornalista democristiano Remigio Cavedon, il memo­riale Morucci è stato benedetto dalla Dc e infine avallato dall’ex capo delle Br Mario Moretti e da una parte della magistratura. Si tratta in realtà di un documento zeppo di omissioni, di reti­cenze, di bugie, di vuoti e di ambiguità, che racconta una verità ufficiale menzognera dall’inizio (la strage di via Fani) alla fine (la prigionia e l’uccisione di Moro).
In questo libro l’ex senatore Sergio Flamigni denuncia la inattendibilità del memoriale Morucci, e ne ricostruisce la genesi (ispiratori, beneficiari e finalità). E dimostra come il documento sia l’approdo del “patto di omertà” stipulato degli ex terroristi con settori politici, statali e istituzionali.

SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016); tutti pubblicati da Kaos edizioni.

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Le idi di marzo

 

 


Sergio Flamigni
LE IDI DI MARZO
Il delitto Moro secondo Pecorelli
88-7953-159-X − pagg. 438 − € 20,00


 

Una raccolta commentata degli articoli pubblicati da “Op” (prima agenzia in abbonamento, poi settimanale in edicola) sul conto di Aldo Moro negli anni dal 1974 al 1979. Indiscrezioni, allusioni, analisi, preveggenze, ammonimenti, rivelazioni: tutti gli scritti che Mino Pecorelli, fondatore-direttore di “Op”, dedicò al leader Dc prima della strage di via Fani, durante il sequestro e dopo la morte di Moro. Scritti percorsi dall’oltranzismo atlantico e segnati dall’anticomunismo piduista, nei quali si riverberavano le faide all’interno dei servizi segreti.
Nel gennaio del 1979 Pecorelli annunciò nuove rivelazioni sul delitto Moro: «Torneremo a parlare del furgone, dei piloti, del giovane dal giubbetto azzurro visto in via Fani, del rullino fotografico, del garage compiacente che ha ospitato le macchine servite all’operazione, del prete contattato dalle Br, del passo carrabile al centro di Roma, delle trattative intercorse…». Ma restò un annuncio, perché il 20 marzo 1979 il direttore di “Op” venne assassinato.

SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016); tutti pubblicati da Kaos edizioni.

I fantasmi del passato

 

 


Sergio Flamigni
I FANTASMI DEL PASSATO
La carriera politica di Cossiga
978-88-7953-096-8 − pagg. 356 − € 18,08


 

Sassari, 1948: il giovane Cossiga in una organizzazione armata clandestina della Dc che si prepara alle elezioni del 18 aprile • 1956: Cossiga segretario della Dc sassarese, con i “giovani turchi” all’assalto del potere clientelare • Roma, 1962: il capo dello Stato Antonio Segni, il suo delfino Cossiga, e lo scandalo Sifar-De Lorenzo • 1966: il sottosegretario alla Difesa Cossiga e gli “omissis” • 1977: il ministro dell’Interno Cossiga, gli “extraparlamentari” del Viminale, e l’uccisione di Giorgiana Masi • 1978: il Viminale cossighiano infiltrato dalla P2, e il delitto Moro • 1980: il presidente del Consiglio Cossiga, la strage di Ustica, quella di Bologna e lo scandalo Donat Cattin • 1983: il presidente del Senato Cossiga e il decreto Berlusconi del governo Craxi • 1985-92: il presidente della Repubblica Cossiga, la guerra al Csm e lo scandalo di “Gladio” • 1995: il senatore a vita Cossiga e le manovre per «mettere una pietra sul passato».

SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016); tutti pubblicati da Kaos edizioni.

«Il mio sangue ricadrà su di loro»

 

 


Sergio Flamigni [a cura di]
«IL MIO SANGUE RICADRÀ SU DI LORO»
Gli scritti di Moro prigioniero Br
978-88-7953-058-5 − pagg. 418 − € 20,00


 

Le lettere e il “memoriale” scritti dal presidente della Dc Aldo Moro durante i 55 giorni trascorsi nella prigione delle Brigate rosse (16 marzo-9 maggio 1978), raccolti, ordinati e annotati a cura del massimo esperto del “caso Moro”. 
Questa drammatica documentazione (ancora parziale, anche dopo il secondo rinvenimento del 1990 nel covo Br di via Monte Nevoso) ripropone i torbidi enigmi che continuano a gravare sul delitto Moro, e consente di rileggere il più cruciale frangente politico della recente storia repubblicana.

SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016); tutti pubblicati da Kaos edizioni.

La tela del ragno

 

 


Sergio Flamigni
LA TELA DEL RAGNO
Il delitto Moro
978-88-7953-187-0 − pagg. 414 − € 22,00


5ª edizione

Gli affiliati alla Loggia segreta P2 insediati ai vertici dei Servizi e delle forze di sicurezza • Le indagini approssimative e omissorie, e i depistaggi delle ricerche della “prigione” brigatista • I reperti scomparsi e le ambiguità della magistratura romana • Le manovre occulte e le implicazioni internazionali • Gli infiltrati nelle Br, e l’enigmatico capo brigatista Mario Moretti • Le responsabilità e le reticenze del ministro dell’Interno Francesco Cossiga • Le lettere di Moro e i comunicati delle Brigate rosse • Dai servizi segreti alla tipografia romana delle Br • Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa e i documenti del covo Br di via Montenevoso • Il presidente del Consiglio Giulio Andreotti, e il conflitto del clan andreottiano con Carmine Pecorelli • I silenzi e le bugie dei brigatisti dissociati.

 

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SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016); tutti pubblicati da Kaos edizioni.

Trame atlantiche

 

 


Sergio Flamigni
TRAME ATLANTICHE
Storia della Loggia massonica segreta P2
978-88-7953-269-3 − pagg. 462 − € 23,00


I. LA LOGGIA SCOPERCHIATA: Nel cuore del potere occulto • Terremoto nel Palazzo – II. MASSONI E GOLPISTI: Fratelli all’orecchio • “Operazione Tota Tora” • Piduisti, spie e neofascisti – III. LA P2 NELLA STRATEGIA DELLA TENSIONE: La Rosa dei venti • La Fenice di Ordine nuovo • La trama piduista – IV. TRAME E RICATTI ALL’OMBRA DEL GRANDE ORIENTE: Protezione per gli occulti • I tentacoli eversivi • Maestro venerabile – V. IL PIANO DI RINASCITA: Lo “Schema R” • Corruzione e infiltrazione • La dura regola del silenzio – VI. IL FINANZIERE VENUTO DAL NULLA: Finanza, politica, Chiesa e mafia: Michele Sindona • Fratelli d’Italia e compari d’America • “Onorata società Sindona-Andreotti” – VII. L’ASSALTO AI MASS MEDIA: La Rizzoli della P2 • Piduisti in via Solferino • Tessera P2 1816, codice E.19.78 – VIII. LA TRAMA PIDUISTA DA MORO A PECORELLI: Il Viminale della P2 • Chi tocca, muore • La trama atlantica – IX. I MERCANTI DI SAN PIETRO: La banca dei preti: il Banco ambrosiano di Roberto Calvi • La Loggia di San Pietro • Sotto il ponte dei Frati neri • X. FIAMME GIALLE, PETROLIO E TANGENTI: Il primo scandalo dei petroli • Lo scandalo Eni-Petromin – XI. LA PIRAMIDE SUPERIORE: Massomafia, Montecarlo-Palermo • La piramide superiore – XII. UNO STATO NELLO STATO: L’emergenza morale – APPENDICE: Il testo del “Piano di rinascita”, e l’elenco dei 962 affiliati alla P2.

 

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SERGIO FLAMIGNI (Forlì, 1925), parlamentare del Pci dal 1968 al 1987, ha fatto parte delle Commissioni parlamentari d’inchiesta sul delitto Moro, sulla P2 e Antimafia. Autore del best seller La tela del ragno (5ª edizione 2003), ha scritto fra l’altro: «Il mio sangue ricadrà su di loro». Gli scritti di Aldo Moro prigioniero delle Br (1997); Convergenze parallele (1998); La sfinge delle Brigate rosse (2004); Le idi di marzo (2007); Patto di omertà (2015); Il covo di Stato e la prigione fantasma (2016); tutti pubblicati da Kaos edizioni.