JEFF BUCKLEY. ALLELUIA
978-88-7953-337-9 − pagg. 196 − € 17,00
Cronologia e frammenti biografici, idee artistiche e parole in libertà, cronache e interviste: tutto sul leggendario cantautore-chitarrista americano Jeff Buckley (1966-1997).
«Per quanto riguarda la musica, molta gente che conosco e a cui voglio bene, che mi dà così tanto, non mi conosce. Io voglio fare qualcosa di nuovo. Nel 1984 seguivo Miles Davis: lui capiva quando i suoi estimatori dicevano di omaggiarlo mentre lo stavano solo copiando. L’unico modo di rendere omaggio a qualcuno è aggiungere qualcosa di nuovo a quanto ha già fatto. Io voglio lavorare così duro da farmi esplodere tutto all’esterno, come in una reazione chimica. In modo che resti solo quello che sono davvero… Che gioia, quando ci riesci. Pensa ai Beatles: erano dei geni. La musica funziona tra le persone come una lingua dei segni, così quando un tizio iraniano e un americano ascoltano i Beatles, fanno “Wow!”, e non pensano più a uccidersi a vicenda. Nella musica c’è qualcosa che arriva al cavernicolo che c’è in noi, molto più che nei discorsi o nella pittura. Io voglio solo ottenere la mia vibrazione. Voglio andare da un’altra parte. Ci sono vari modi di dire “Ti amo”, altri modi di dire “Dove diavolo c’è un posto adatto a me?”, altri modi di dire “Perché nessuno mi ama?”, “Quand’è che qualcuno mi bacerà?”, “Sono stufo di aspettare di essere capito”. E non parlo di qualcosa di fintamente artistico o di superiore, ma solo di qualcosa di diverso, cazzo! Voglio lasciarmi per un po’ questo mondo alle spalle, così magari riuscirò a vedere che è più grande di quanto mi sembra, senza lasciarlo del tutto».